10 tips imperdibili sulla storia del Jazz
Il 30 aprile di ogni anno si festeggia l’International Jazz Day, una giornata mondiale nata nel 2012 per volere dell’Unesco. I motivi che hanno portato ad indire questa celebrazione sono molteplici, ma il più importante è legato al valore della musica jazz, considerata una forma d’arte storica che, negli anni, ha contribuito a incentivare il dialogo tra popoli e culture diverse. Inoltre, date le origini di questo genere musicale, è un importante veicolo di rispetto dei diritti umani finalizzato a rafforzare l'uguaglianza abbattendo ogni forma di discriminazione.
Per arrivare quindi preparati a questa importante giornata abbiamo pensato di fornirvi un piccolo vademecum con 10 nozioni e curiosità importanti per scoprire le storia, i messaggi e il significato della musica jazz.
Cosa sapere assolutamente in occasione del Jazz Day 2022
Come vi abbiamo anticipato, la musica jazz non è solo un qualcosa di piacevole da ascoltare. Si tratta di una forma d’arte pregna di significato e carica di una storicità straordinaria. Ecco allora 10 nozioni fondamentali da conoscere sulla storia del jazz.
1. Le origini della musica jazz sono da ricercare intorno agli anni ‘20 tra la popolazione afroamericana che lavorava, all’epoca, in schiavitù. Mentre lavoravano erano soliti infatti levare canti chiamati Work Song e, nel tempo libero, si riunivano nelle piazze proprio per ballare, pregare e cantare.
2. Uno dei centri nevralgici della musica jazz è senza dubbio la città di New Orleans, porto commerciale della Louisiana. Qui, in questo luogo considerato come un crocevia di popoli e culture, questo genere musicale inizia a contaminarsi con altri generi e a venir suonata praticamente in tutti gli eventi della comunità.
3. Il nome jazz ha un’origine incerta. Alcune recenti testimonianze vedono l’etimologia della parola legata al termine francese “jasser” che significa chiacchierare, fare fracasso. Del resto, nel 1918 la musica jazz veniva considerata come sgradevole e cacofonica. Altra teoria vede invece l’origine del termine legato alla parola “Jar” che significa vaso: del resto i musicisti jazz, all’inizio, usavano giare o barattoli rovesciati per suonare.
4. Una delle caratteristiche del jazz è l’improvvisazione. Questo genere musicale infatti parte con un tema sonoro principale e una linea che viene poi ripresa dagli altri strumenti e musicisti che lo arricchiscono.
5. Esistono tre tipologie di musica jazz primarie, ma in realtà i sottogeneri sono tantissimi e se ne contano quasi quaranta come lo swing, il funk, il latin jazz o il Bop.
6. Il primo disco jazz universalmente riconosciuto è stato realizzato da un gruppo di originalissimi musicisti bianchi, l’Original Dixieland jazz band. Questo disco attirò l’attenzione quindi della popolazione bianca e, a quel punto, le case discografiche americane degli anni ‘20 iniziarono a chiamare musicisti afroamericani per registrare nuovi brani.
7. Uno dei locali più famosi dedicati alla musica jazz fu il controverso Cotton Club. Nato ad Harlem per mano di Jack Johnson, venne poi preso in mano dal gangster Owney Madden che lo trasformò proprio nel Cotton Club. Era un locale ambiguo, che sembrava prendere in giro e allo stesso tempo assecondare l’immaginario razzista dell’epoca. Tuttavia qui si illuminarono le carriere di alcuni grandi jazzisti come Duke Ellington, Cab Calloway, Louis Armstrong.
8. Tra i jazzisti più famosi in assoluto non possiamo non ricordare grandi nomi come Miles Davis, Louis Armstrong, Herbie Hancock, David Brubeck, Chick Corea, Benny Goodman.
9. Duke Ellington è stato senza dubbio il primo musicista jazz afroamericano riconosciuto come compositore a tutti gli effetti. Solo lui, a New York, venne infatti invitato a suonare ad esempio alla Carnegie Hall, considerato un tempio della musica prettamente europea.
10. Oggi il jazz è diventato un genere raffinato e quasi esclusivo, viene infatti suonato in locali specializzati, si organizzano festival ad hoc e molto spesso viene usato anche come genere musicale rilassante e perfetto per concentrarsi.
Perché il jazz ci rilassa?
Ora che abbiamo visto le origini della musica jazz non possiamo non chiederci come mai oggi questo sia invece il genere musicale preferito per rilassarsi o da ascoltare in locali raffinati. La risposta ci arriva dalla psicologia e dallo studio delle neuroscienze. Sembra infatti che le sonorità che lo contraddistinguono, soprattutto se accostate ai rumori della natura, creino onde alfa nella nostra mente, ossia quelle dotate di un maggior potere calmante in assoluto.
Non stupisce quindi che la musica jazz oggi sia suonata in locali molto raffinati e venga considerato un ottimo accompagnamento musicale per una cena o per un aperitivo elegante e all’insegna della quiete.
Il Jazz, e non solo, risuona al Royal Hotel Sanremo
Anche il Royal Hotel Sanremo sa dell’importanza della musica come accompagnamento per una cena romantica o per un momento all’insegna del relax e del divertimento. In estate, ad esempio, le serate jazz a bordo piscina si alternano con costanza nel fitto calendario estivo di eventi delle Folies Royal. Ma non solo, la musica dal vivo risuona nelle sale dell’Albergo grazie al delizioso intrattenimento dal vivo del pianoforte nella straordinaria cornice del Bar Delle Rose.
Meraviglia, eleganza, charme e benessere sono di casa al Royal Hotel Sanremo, ma oggi abbiamo scoperto che anche la musica la fa da padrona, per regalare agli ospiti un soggiorno ancora più emotivamente travolgente.